Sappiamo bene che tutti i prodotti o servizi hanno un ciclo di vita che normalmente si esplica in un certo lasso temporale, ma forse non tutti siamo consapevoli del fatto che il nostro servizio/prodotto (perché un albergo è entrambe le cose) ha due cicli di vita: uno, quello del prodotto, più lento (ma non troppo) e uno, quello del servizio, più veloce. 

Perché definiamo l’hotellerie come insieme un prodotto e un servizio?

Forse ci riflettiamo poco, ma il nostro lavoro è al tempo stesso tangibile (la camera, il letto, i prodotti della colazione etc) e intagibile (l’accoglienza, il customer care, etc).

Questa dualità fa si che il nostro lavoro abbia tempistiche evolutive differenti: da un lato l’immobile e i suoi arredi hanno il loro grado temporale di maturità o se preferite di vetustà, e dall’altro l’esperienza che raccontiamo e che facciamo vivere raggiunge più velocemente il suo grado di maturità. 

Il ciclo di vita del prodotto/servizio

Quindi quando parliamo di ciclo del prodotto, a differenza dei prodotti cosiddetti industriali, dobbiamo sempre fare un distinguo. 

Quindi invece di stare lì a guardare sospirando davanti il planning vuoto e il fioccare delle cancellazioni, forse dobbiamo porci delle domande. 


In che fase stiamo della maturità del nostro servizio? Come possiamo rinnovare e far ripartire il suo ciclo?

Dal punto di vista tecnico quando un prodotto o servizio raggiunge la sua maturità, praticamente significa che non ha nulla di nuovo da dare e quindi dà inizio alla sua fase di declino. Il trucco deve pertanto essere quello di provare a rinnovarsi ciclicamente per non arrivare mai a quella fase o meglio fare in modo che da quella fase (che diviene comunque esperienza) riparta una nuova “storia da raccontare”. 
Ci sono essenzialmente 3 leve per estendere o rinnovare il ciclo di vita di un servizio: comunicazione, prezzo, nuovi mercati.

Credits to Laura Lo Mascolo


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